A cura del Prof. Pietro Roccaro

In queste giornate referendarie la memoria ci porta a quarant’anni addietro, esattamente al 9 e al 10 giugno del 1985 quando in un contesto politico differente di gran lunga dall’attuale gli italiani vennero chiamati alle urne per esprimersi con un SI o un NO sull’abrogazione del decreto legge sul taglio di tre punti varato dal governo di Bettino Craxi il 14 febbraio del 1984 e per questo motivo chiamato “Decreto di San Valentino”.

Sulle dinamiche referendarie e sull’importanza dei NO che consacrarono il pieno appoggio alle politiche economiche e sociali del governo Craxi si è soffermato il segretario Nazionale Senatore Barani, io mi voglio invece soffermare sullo stile e il comportamento con il quale Craxi nel 1985 e la Meloni nel 2025 hanno affrontato il ricorso alle urne elettorali.

Credo che le immagini valgano più di tante parole dette in queste ore, mi limito a pubblicare le foto che ritraggono la Meloni nel 2025 e Craxi nel 1985 ai loro rispettivi seggi elettorali durante le giornate referendarie.

Nella foto in alto abbiamo un Capo del governo che va al seggio elettorale per inscenare una “sceneggiata” non ritirando le schede del referendum, mentre nella foto in basso in bianco e nero abbiamo un Capo del governo che va al seggio elettorale non per inscenare sceneggiate ma piuttosto per sostenere con determinazione e coraggio le ragioni dell’ azione politica del suo governo e facendo la sua scelta democratica di votare sostenendo giustamente le ragioni del NO all’abrogazione del suo decreto legge sul taglio di 3 punti della scala mobile.

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Di Staff

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